Glaucoma cronico ad angolo aperto
Tra le tipologie di glaucoma è il più frequente e diffuso. L’umore acqueo raggiunge l’angolo formato da iride e cornea all’interno dell’occhio, ma non viene adeguatamente allontanato e filtrato dal sistema trabecolare di deflusso,una fitta rete spugnosa che allontana l’acqueo prodotto ri-immetendolo nella rete sanguigna da dove proviene. In altri termini il trabecolato si ostruisce e nell’occhio entra più acqueo di quanto ne esce, la pressione quindi aumenta. L’entità del danno conseguente sul nervo ottico e la rapidità con cui esso si instaura dipendono dal livello diipertono oculare, dalla durata in cui esso è stato elevato, dall’età del paziente e da altri fattori.
Non dà alcun sintomo, né dolore, il paziente non si accorgere di avere il glaucoma se non quando il campo visivo risulta così danneggiato da ostacolare la visione e la vita normale di tutti i giorni.
Glaucoma ad angolo stretto
Compare improvvisamente con un forte dolore che insorge improvvisamente in pieno benessere. E’ meno frequente di quello cronico, lo si riscontra più spesso negli anziani e nei pazienti ipermetropi, specie di sesso femminile. In questo caso esiste una predisposizione dell’occhio che col passare degli anni riduce gli spazi disponibili alla circolazione dell’acqueo a cusa di un progressivo aumento di volume del cristallino. In occhi anatomicamente predisposti, l’accesso dell’umore acqueo al sistema trabecolare di deflusso è ostacolato dal fatto che l’angolo formato da iride e cornea ha un’ampiezza ridotta rispetto al normale. In determinate condizioni (lettura protratta, emozioni improvvise, permanenza al buio, uso di farmaci locali o generali che dilatano la pupilla) si può scatenare un attacco acuto di glaucoma, evento molto grave che può portare ad una notevole compromissione nella funzione visiva, irreversibile. L’attacco acuto di glaucoma è caratterizzato da un violento dolore in regione orbitaria spesso associato a nausea e notevole abbassamento della vista.